martedì 29 novembre 2016

Vuoto

viso impassibile, lacrime che sgorgano.
Dentro stai urlando, la tua disperazione vorrebbe strapparti il petto ed uscire, farti urlare, strappre i tuoi capelli, sbattere la testa ed i pugni contro i muri.
E invece il tuo viso è solo un po' triste, gli angoli della bocca rivolti leggermente all'ingiù e gli occhi spenti, stanchi.
L'ansia, la tristezza, la rabbia, mix che crea un sentimento indefinito.
Ti senti vuota.
Parlarne è fuori discussione. E' il tuo dolore, il livello più intimo della connessione con te stessa.
Non ho paura di non essere capita. Ho paura di rendere tutto questo più serio di quello che è.
Di risultare lagnosa, autocommiserante.
Questa è la vera me.
Ho paura di lasciarmi andare, di togliere i freni, perchè ho paura di rovinare tutto.
Mi circondo di persone per alimentare la persona di facciata, quella che mi consente di vivere nella società. E' divertente, fa ridere anche me...e in un certo senso ha anche fatto uscire una piccola parte di chi sono realmente.
Però la consapevolezza che quella non sono io, che in realtà sono VUOTA dentro, mi uccide. Qualsiasi passione, amicizia, che mi animino sono solo dei placebo.
Me ne rendo conto quando, alla fine di quella che può essere definita una giornata soddisfacente, mi ritrovo di nuovo a sentirmi sola, e vuota. Ritorna il senso di nostalgia, di inadeguatezza.
E non capisco...

martedì 8 novembre 2016

Novembre

Un'esplosione che inizialmente sembra penetrare, riempire, invadere qualsiasi fibra del tuo essere. Sentimenti che circolano freneticamente come molecole impazzite.
Da un estremo all'altro, senza sosta, in una corsa frenetica che ti ha lasciata esausta. Ed hai cercato di afferrare degli agganci, per avere un po' di stabilità, ma questi ti hanno conglobata e ti sei fatta trascinare, con tutto il tuo casino, nella loro corsa. Hai lottato; dapprima li hai assecondati, poi hai provato a combatterli, poi assecondarli....ma alla fine ti sei arresa ed hai mollato la presa.
Ma ne sei uscita ancora più esausta.
Spossata, svuotata, spremuta.
E a nulla è servito cercare nuove sensazioni, sperimentare nuove attività, trovare nuovi hobby. Vuota.
E adesso l'esplosione è un'implosione, che non tocca più nulla perchè non c'è più nulla da toccare.
Scivola tutto addosso; gli spilli, il fuoco. Forse è questo che più ti rattrista. Non sentire più nulla.